
Molti studenti sono timorosi e incerti riguardo alle citazioni nei lavori scientifici, come la tesi di laurea o di master. In una marea di indicazioni e regole diverse, alcuni si sentono abbandonati a se stessi e ogni cattedra sembra avere norme proprie. Tuttavia, dopo aver capito l’idea di base relativa alle citazioni, molte cose appaiono più chiare.
Una volta che si è optato per uno stile di citazione, lo stile di citazione di Harvard o lo stile di ciatzione Chicago (oppure ci si attiene alle regole della cattedra/istituzione), si può iniziare il lavoro di scrittura vero e proprio. Mentre il sistema di citazione determina il modo in cui viene accertata la fonte originale, la citazione vera e propria, cioè l’adozione di pensieri altrui/ l’integrazione del testo, viene effettuata in vari modi. Per esempio, una citazione può essere riportata non solo direttamente, ma anche sotto forma di parafrasi.
Ci si chiede poi quanto possa essere lunga la citazione e se ci siano dei limiti. Inoltre: come vengono usate le abbreviazioni, se necessarie? Una citazione può anche essere abbreviata, e come si fa? Queste e altre domande sulle regole formali di citazione vengono chiarite in questo post.
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Diversi tipi di citazioni
Le citazioni possono essere incorporate nel testo in vari modi. È importante che si adattino sempre al contesto, cioè alla struttura della frase del proprio testo, o che siano integrate in esso in modo che la tesi si legga scorrevolmente. Si può citare letteralmente/direttamente, e in tal caso le citazioni vengono riprese senza modifiche (citazione originale).
L’altra opzione è quella di citare indirettamente, cioè di parafrasare il contenuto solo per sintetizzarne il significato, senza riportarlo alla lettera. Inoltre, una citazione può anche rinviare a ulteriore letteratura o essere adottata da una diversa fonte, se non è possibile citare da quella originale.
I quattro tipi di citazione:
- Citazione letterale o diretta: una citazione originale viene inserita nel proprio testo e contrassegnata da virgolette caporali. Se la citazione diretta è più lunga di 3 righe, è rientrata rispetto al corpo del testo principale e riportata in un carattere più piccolo. La citazione della fonte deve contenere il numero di pagina in modo che sia possibile individuare la fonte
- Citazione indiretta (parafrasi): è chiamata anche citazione riassuntiva. Un testo altrui viene riassunto con parole proprie (parafrasato) e inserito nel proprio testo
- Riferimento: viene indicata letteratura ulteriore, supplementare o parallela
- Citazione secondaria (citazione adottata)o citazione nella citazione: non è stato possibile trovare la fonte originale, quindi la citazione è stata ricavata da un’altra fonte (citazione adottata).
Citazione diretta
Citazione letterale o diretta | |
Descrizione | Il testo originale dell’autore è riportato alla lettera |
Integrazione del testo |
Regola 1: Deve essere identificata dalle virgolette caporali, come il discorso diretto: «Inizio della citazione ... Fine della citazione» Regola 2: Deve essere riprodotta letteralmente, quindi vengono riportati la punteggiatura e anche gli errori (per esempio dovuti a una nuova ortografia), che dovrebbero essere contrassegnati con la dicitura in corsivo [sic] o [sic!], termine latino che significa "così nella fonte" Regola 3: Se nella frase o nelle frasi citate è presente una citazione dell’autore della fonte da cui si cita, la citazione dell’autore va messa tra virgolette alte Regola 4: Omissioni (puntini di sospensione) nelle citazioni: sono contrassegnate da (...) o [...] (ma non all’inizio e alla fine, se viene riportata solo una frase parziale); [...] sta per una parola omessa, [...] per più di una parola L’affermazione non deve però essere modificata! Regola 5: Se qualcosa viene aggiunto o adattato, è racchiuso tra parentesi quadre; le osservazioni inserite e le note/sottolineature sono contrassegnate con [xxx; N. d. A., cioè nota dell’autore]/[sottolin. dell’autore] Regola 6: Regola delle tre righe: se la citazione è più lunga di tre righe, viene separata dal resto del testo con un rientro. Si consiglia inoltre di rimpicciolire leggermente il carattere della citazione Regola 7: Lingua straniera: le citazioni dall’inglese non devono essere tradotte, ma quelle dalle altre lingue straniere sì. Lo si può indicare dopo la prima traduzione in una nota a piè di pagina o in ogni singolo riferimento |
Esempi di citazione letterale / diretta nel testo |
Esempio 1: Citazione letterale o diretta: Esempio 2: Citazione con errore/i: «Questo fatto dimostra ché [sic!] non sussiste alcuna connessione» Esempio 3: Citazione nella citazione: Il tuo testo: «L’azione può essere spiegata retrospettivamente, tuttavia, nella riflessione successiva si possono riconoscere i valori che questa azione - come dice Sartre - fa levare “come delle pernici”» (Henningsen 2000, p. 50). In seguito nel testo ... Esempio 4: Omissioni: «Qui [...] ci si possono aspettare risultati diversi». Esempio 5: Note, adeguamenti, sottolineature: «Queste indicazioni [dettagliate; N. d. A.] su come effettuare le citazioni letterali non erano affatto superflue» Esempio 6: Citazioni più lunghe di tre righe: Esempio 7: Citazione in lingua straniera: Questa e le seguenti citazioni dal norvegese sono state tradotte dall’autore (nota a piè di pagina dopo la prima citazione) OPPURE: (Sörensen 1999, 175 – trad. dell’autore) |
Applicazione scientifica | • Possono essere utilizzati nel proprio testo espressioni, frasi o anche passaggi piuttosto lunghi. • La citazione letterale dovrebbe essere utilizzata solo se si cita un brano particolarmente ben scritto/originale, cioè solo se non avresti potuto esprimere meglio il concetto personalmente, e costituisce un arricchimento per la tua argomentazione. • Usa questo tipo di citazione con parsimonia, poiché una serie di citazioni non è un contributo personale e non apporta nulla di "nuovo". |
Nota: la difficoltà posta dalla citazione diretta consiste nell’integrarla nella struttura della frase affinché il testo si legga in modo scorrevole e piacevole e le citazioni dirette selezionate conferiscano a esso ulteriore espressività. Il nome dell’autore può anche essere menzionato esplicitamente, per esempio: Winter sottolinea: «(citazione) …» (2004: 20), anziché «Citazione …» (Winter 2004: 20). In questo modo, l’integrazione delle citazioni dirette risulta variata.
Citazione indiretta
Citazione indiretta (parafrasi) | |
Descrizione | Adozioni di o riferimenti non letterali a pensieri e argomentazioni di altri autori. |
Integrazione del testo |
Regola 1: Le citazioni indirette non sono tra virgolette. Regola 2: In questo caso il pensiero o la logica/argomentazione di un altro autore vengono riportati solo con parole proprie, in modo che siano preservati l’idea e il significato di base. Regola 3: Il pensiero di un altro autore non dovrebbe essere solo riformulato, ma presentato nel modo più sintetico e conciso possibile; bisogna presentare il contenuto con parole proprie. Regola 5: Le citazioni indirette possono essere introdotte da frasi, per es. • Secondo l’opinione dell’autore (...), • Così, l’autore sottolinea ..., • Questa circostanza era ..., • La seguente presentazione si basa su ... • L’autore sottolinea giustamente che... • Senza dare motivazioni, però, l’autore... Regola 6: Nella citazione della fonte (citazione nello stile di Harvard immediatamente dopo la fine della citazione "concettuale" o in una nota a piè di pagina), il riferimento "cfr." indica che si tratta di una citazione indiretta. Regola 7: l’abbreziazione "cfr." viene omessa se l’autore è menzionato per nome. |
Esempio di citazione indiretta |
Esempio di citazione indiretta: Nota: ogni citazione deve essere verificabile e perfettamente comprensibile. |
Applicazione scientifica | • La citazione indiretta può essere integrata molto bene nel proprio testo grazie alla scelta terminologica personalizzata e contribuisce alla coerenza testuale • Proprio come la citazione letterale, dovrebbe essere usata solo con parsimonia, poiché anche una serie di citazioni indirette (cioè di pensieri altrui) senza riflessione e interpretazione non costituiscono un risultato personale • Le idee altrui possono essere riportate brevemente e con precisione senza la necessità di citare un passaggio lungo, che disturba il flusso della lettura; spesso tutto ruota attorno all’idea centrale. • La citazione indiretta dovrebbe essere adottata di regola, poiché bisognerebbe scegliere le citazioni letterali soltanto se sono particolarmente concise |
Attenzione! Quanto segue si applica sia alle citazioni dirette (letterali) che a quelle indirette (che riassumono il significato):
- Deve essere indicato il numero esatto di pagina della fonte per garantire che, in caso di dubbio, possa essere individuata ogni singola citazione letterale o parafrasata.
- Se l’opera citata è di tre autori (fino a un massimo di 5), tutti vengono nominati alla prima menzione subito dopo la citazione (Harvard) o in una nota a piè di pagina. Da quel momento in poi, viene menzionato solo il nome del primo autore e si fa riferimento agli altri con et al.
- Se la citazione si estende su due pagine consecutive, si scrive, per esempio, “p. 1 s.”; se le pagine sono più di due, “p. 1 ss.” O “pp. 1-4”.
Importante: le citazioni non devono mai essere messe insieme. Nelle tesi, inoltre, è consigliabile non citare solo direttamente o indirettamente: è meglio alternare tra un tipo di citazione e l’altro, separando il contenuto adatto per le citazioni letterali da quello utile per essere parafrasato. Così facendo, si crea abilmente una rete di citazioni dirette e indirette intessute con la propria interpretazione.
Riferimenti
Il riferimento | |
Descrizione | Riferimento incrociato ad altre fonti che forniscono conferme o a ulteriore letteratura. |
Integrazione del testo |
Regola 1: Fornisce solo una breve indicazione di dove il lettore può apprendere di più su una teoria, un termine, un sistema, ecc. Regola 2: Si può fare riferimento anche allo stato attuale delle conoscenze di una disciplina (metodi di analisi, modelli, spunti teorici). Regola 3: Qui viene usata la formula "vedi" o "vedi anche" per rinviare a ulteriori informazioni. |
Esempi di riferimenti |
Esempio 1: Il sistema MLA è specificamente progettato per gli studiosi di letteratura che hanno bisogno di utilizzare note a piè di pagina o note di chiusura dettagliate. Esempio 2: Uno dei lavori più importanti sulla fonotattica svedese è Phonotactic Structures in Swedish di Sigurd (1965). |
Applicazione scientifica | • Il riferimento è utile se non si riesce ad approfondire un aspetto tematico perché non è rilevante per l’obiettivo; si può anche dimostrare che altri hanno ottenuto risultati simili al proprio, rafforzando così l’argomentazione. • Il riferimento può chiarire che altri autori sono di opinione diversa ("vedi invece...") oppure offrono un resoconto più completo su un argomento ("vedi in sintesi...") o trattano un argomento in modo più dettagliato e approfondito ("a riguardo, vedi anche..."). |
Citazione secondaria
Come già indica l’espressione “citazione adottata”, in questo caso non si tratta di una citazione a sé stante, ma di una citazione della fonte citata, che viene ripresa senza avere a disposizione la fonte originale. Bisognerebbe avvalersi di questo tipo di citazione solo se è stato impossibile trovare l’opera originale e pertanto si può citare unicamente da una fonte secondaria.
Se quindi non si ha accesso alla fonte originale, bisogna anche chiarirlo quando si cita. Prima di tutto, si deve menzionare l’originale, dunque indicare da quale opera è stato tratto. A tale scopo viene utilizzata l’abbreviazione cit. da per citato da, per esempio (Rossi 2001: 14, cit. da Bianchi 2007: 38). Qui viene citato (Rossi 2001), ma la citazione è tratta da (Bianchi 2007), che aveva a sua disposizione la fonte originale (Rossi 2001).
Particolarità della citazione secondaria
Nella tesi di laurea, nella tesi di dottorato o nella dissertazione le citazioni secondarie dovrebbero costituire un’eccezione. In linea di principio, sono simili al “telefono senza fili”: nonostante ci si sforzi di sussurrare qualcosa in modo corretto, alla fine ci si ritrova con una parola che non ha quasi nulla a che fare con quella originale. L’adozione ripetuta di queste citazioni può inoltre portare a una falsificazione della citazione originale.
Ricorda: non fare affidamento sulla fonte secondaria, ma utilizza la fonte originale per verificare se una citazione è stata acquisita correttamente. Naturalmente ricercare e leggere le fonti originali è uno sforzo aggiuntivo, ma dovresti farlo, soprattutto per la tesi. Altrimenti può ritorcersi negativamente contro di te, perché è un riscontro positivo (o negativo) di come hai svolto il lavoro di ricerca sul quale si basa in ultima analisi la tua tesi.
Riassunto
- Pensieri e idee altrui possono essere inseriti nel proprio testo in diversi modi: è importante che l’autore sia sempre indicato, indipendentemente da come viene citato, altrimenti si tratta di plagio.
- Viene fatta una distinzione tra questi quattro tipi fondamentali di citazioni: citazione letterale/diretta, citazione indiretta, riferimento e citazione secondaria/citazione adottata.
- Ognuna di queste quattro tipologie viene inserita nel proprio testo e si applicano diverse norme formali.
- La citazione diretta è in cima alla lista delle formalità, perché è tratta direttamente dalla fonte, deve essere riprodotta letteralmente, e allo stesso tempo adattarsi alla struttura della propria frase.
- La citazione indiretta è una parafrasi del pensiero altrui con parole proprie.
- Il riferimento consolida la propria argomentazione oppure fornisce riferimenti a fonti che sono di opinione diversa o a ulteriore letteratura.
- Nel caso di una citazione secondaria, la fonte originale non è disponibile, ma si ricava la citazione da una fonte secondaria che non si è verificata personalmente. Questo può portare ad adottare una citazione errata: pertanto, le citazioni secondarie dovrebbero essere evitate. Il miglior consiglio è quello di citare sempre la fonte originale.
- Per assicurarti che tutte le fonti siano state citate correttamente nella tua tesi, puoi effettuare un controllo plagio prima della consegna.
FAQs
Una citazione è la riproduzione di qualcosa che è stato detto, scritto o creato. Per esempio, nelle tesi, è necessario contrassegnare le citazioni. Si distingue tra la citazione diretta e la citazione indiretta.
Per citare correttamente, è necessario contrassegnare i passaggi di testo riportati nella tesi ed elencarli nell’indice. Hai varie opzioni per identificare le citazioni: si distingue tra le citazioni nel testo e lo stile di citazione Chicago con note a piè di pagina.
Non dovresti dimenticare di citare, poiché questo può condurre rapidamente al plagio. Di conseguenza, ti consigliamo di effettuare un controllo plagio prima di consegnare la tua tesi.
Mentre nel caso delle citazioni dirette si riportano parola per parola i passaggi di testo, nel caso di una citazione indiretta si acquisisce solo il contenuto. Le citazioni dirette non dovrebbero essere usate troppo spesso nelle tesi. Non è invece necessario limitare le citazioni indirette.
Nel caso di una citazione diretta, la frase deve essere riportata letteralmente, compresi gli errori di ortografia. In una citazione letterale, la frase è sempre tra virgolette. Questa procedura è perfetta per riportare esempi o definizioni nella tua tesi.