Questa specifica tipologia testuale assomiglia a molti altri lavori accademici, eppure presenta alcune caratteristiche particolari: in un testo espositivo, con un’argomentazione rigorosa ma personale, desideri incoraggiare altre persone a riflettere sull’argomento scelto. Questo richiede una certa riflessione e preparazione. Ti mostreremo come strutturare correttamente il tuo testo espositivo e articolarlo in modo appassionante.
Struttura testo espositivo “in parole semplici”
Esistono diversi tipi di testi espositivi. Come per le tesi di laurea, essi sono costituiti da un’introduzione, una parte principale e una conclusione e hanno una lunghezza di circa 5-10 pagine. Vertono sulla formulazione e la discussione di una tesi e di un punto di vista personale.
Definizione: Struttura testo espositivo
In un testo espositivo, ti avvali di una tipologia di saggio per affrontare un argomento attuale, relativo alla scienza, alla letteratura o anche alla vita di tutti i giorni. La gamma di possibilità, quindi, è enorme: per esempio, puoi trattare della qualità della vita nelle grandi città o delle conseguenze del cambiamento climatico. La particolarità del testo espositivo consiste nel formulare pensieri personali e addurre argomenti ed esempi che supportano il tuo punto di vista. A questo proposito, né uno studio né una teoria giocano un ruolo decisivo, perciò formula le tue idee personali e tieni a mente l’obiettivo: gli altri dovrebbero riflettere sul tuo punto di vista. Segui la struttura del testo espositivo, che è simile a quella di altri lavori accademici.
Struttura del testo espositivo: l’introduzione
La struttura del testo espositivo inizia con l’introduzione, nella quale presenti l’argomento ai tuoi lettori. Le seguenti domande dovrebbero esserti d’aiuto:
- Perché questo argomento è così importante?
- Quali sono le opinioni in merito?
- Qual è il tuo punto di vista al riguardo?
Tieni presente che già nell’introduzione desideri suscitare interesse ed entusiasmo per il tuo argomento: una frase introduttiva classica non ti aiuterà a ottenere questo effetto. Dai libero sfogo alla tua creatività! Inoltre puoi scrivere il testo in modo personale e soggettivo, poiché esso verte esplicitamente sulla tua opinione. Puoi prendere in considerazione anche un’esperienza personale, una citazione concisa o un evento emozionante e sorprendente.
Importante:
Se scrivi l’introduzione alla fine, probabilmente troverai più facile formularla, perché sei ben concentrato sull’argomento, hai completato la tua argomentazione e il tema ti risulta chiaro.
Struttura del testo espositivo: come articolare la parte principale in modo logico
La fase successiva e più ampia della struttura del testo espositivo è la parte principale, che comprende il contenuto e gli argomenti essenziali della tua tesi. Per poter raccogliere e ordinare pensieri diversi, ma anche formulare le argomentazioni, puoi utilizzare una mappa mentale. Considera inoltre le eventuali controargomentazioni che dovresti confutare in modo plausibile.
Dedicare un paragrafo autonomo a ogni singolo argomento è una scelta sensata. In tal modo, la struttura del testo espositivo presenta già il numero di argomenti principali che stai affrontando: non solo citi l’argomento, ma lo concretizzi tramite il rispettivo esempio. Potresti certamente avvalerti di un riferimento personale quando presenti fatti o statistiche, oppure le tue esperienze.
In linea di massima, esistono diverse possibilità per scrivere un testo espositivo:
1. Testo argomentativo
Presenti gli argomenti a favore e contro la tua tesi, quindi sostieni quelli che corrispondono alla tua opinione personale e indebolisci le controargomentazioni.
2. Testo comparativo
Esamini due posizioni su un argomento o due argomenti per individuare analogie e differenze.
3. Testo analitico
Questa tipologia è utile se desideri analizzare un testo scientifico o letterario in termini di effetto, stile o contesto.
4. Testo esplicativo
Con questa tipologia testuale, spieghi una determinata situazione o un processo e li presenti in modo comprensibile.
La cosa appassionante è che nel testo espositivo tratti esplicitamente della tua opinione, però dovresti anche essere in grado di fondarla e sostenerla in modo convincente. La struttura del testo espositivo deve essere ben congegnata, articolata e aderente agli standard scientifici, proprio come in altri lavori accademici.
Struttura del testo espositivo: la conclusione
Alla fine ricavi un bilancio che deriva dalla tua argomentazione e riflette la tua opinione personale sulla tua tesi e sull’argomento che discuti. Tuttavia, questo non significa che stai semplicemente riassumendo ciò che hai già affermato: così rischieresti di ripeterti. Dalle conoscenze che hai acquisito dovresti piuttosto trarre conclusioni su argomenti analoghi, elaborare risposte a domande aperte o una proposta di soluzione.
Per rendere evidente la tua conclusione nella struttura del testo espositivo puoi impiegare alcune formulazioni. Per esempio:
- Per questi motivi…
- Da ciò si può dedurre…
- Da ciò si evince che…
- Nel complesso, si può dire…
Struttura testo espositivo: Stesura
Hai varie opzioni per strutturare un testo espositivo. Ciò rende ancora più importante procedere in modo sistematico:
- Prima di tutto, dovresti cercare la letteratura disponibile sull’argomento che hai scelto.
- Sulla base delle tue ricerche, ti concentri su una domanda da porre o formuli una tesi.
- Ora puoi formulare argomentazioni che rispondono a questa domanda o sostengono la tua tesi.
- Formula le tue argomentazioni non tanto per i tuoi docenti, ma come filo conduttore del tuo testo espositivo, al fine di ottenere una panoramica migliore.
Collegamenti nella struttura del testo espositivo
Per assicurarti che le tue argomentazioni, presentate in paragrafi separati, non siano semplicemente accostate l’una all’altra, nella stesura di un testo espositivo puoi utilizzare i cosiddetti collegamenti. Questo creerà un passaggio fluido e renderà più facile ai tuoi lettori orientarsi e individuare il tuo filo conduttore. Si possono prendere in considerazione sia singole parole che intere frasi di collegamento.
Parole di collegamento per la struttura del tuo testo espositivo
All’interno di un paragrafo, puoi utilizzare le seguenti parole di collegamento:
- Per prima cosa…
- Sulla base di questo…
- Inoltre…
- In aggiunta…
- Tuttavia…
Frasi di collegamento per la struttura del testo espositivo
Per introdurre un nuovo argomento nel paragrafo successivo, è consigliabile utilizzare frasi di collegamento come:
- Tuttavia, bisogna tenere presente che esiste anche un’altra visione delle cose.
- Alla luce del … si evince tuttavia che esiste senz’altro un’alternativa a questa opinione.
- Però bisogna anche considerare che…
Confronto: Struttura testo espositivo e struttura tesi
Certamente vi sono somiglianze tra la struttura di un testo espositivo e altri lavori accademici come tesi di laurea, relazioni di stage o tesi triennali, ma anche importanti differenze:
Suddivisione
Come in un lavoro accademico, la struttura del testo espositivo consiste in un’introduzione, in una parte principale e in una conclusione o bilancio.
Titoli dei capitoli
Sebbene non sia necessario preoccuparsi dei titoli dei capitoli quando si struttura un testo espositivo, ma piuttosto formulare paragrafi e creare passaggi da un argomento all’altro, la situazione è completamente diversa in altri lavori accademici: è necessario un titolo per ogni capitolo, sia nel corpo del testo che nell’indice.
Delimitazione degli argomenti e lunghezza
Ci sono differenze anche su questo punto: nel testo espositivo affronti un argomento o una domanda ben definiti e in un ambito preciso, che di solito rappresenta solo la metà di un lavoro accademico. Anche in altri testi stabilisci un argomento, ma di solito elabori diverse domande in 15-20 pagine.
Argomentazione
La differenza maggiore risiede nella forma dell’argomentazione: mentre nel testo espositivo formuli e giustifichi la tua opinione, quest’ultima non è affatto rilevante nella tua tesi. Al contrario, ti concentri sulla presentazione di risultati di ricerche esistenti o personali.
Bibliografia
Un must dei lavori accademici – ma non necessariamente del testo espositivo – sono i riferimenti a fonti e prove scientifiche. Tuttavia, se attingi ai pensieri di altre persone o li citi, dovresti comunicarlo ai tuoi lettori e citare le rispettive fonti.
Domande frequenti
Come altri lavori accademici, un testo espositivo consiste in un’introduzione, una parte principale e una conclusione. Utilizzi un singolo paragrafo per ciascuno dei tuoi argomenti, ma puoi fare a meno dei titoli.
Innanzitutto, dovresti fare ricerche sulla letteratura esistente per elaborare una dichiarazione di tesi o formulare la domanda da discutere. Su questa base puoi sviluppare le tue argomentazioni e strutturarle in modo logico.
Oltre alle peculiarità formali, la maggiore differenza è che nel testo espositivo illustri la tua opinione personale per fondare la tua tesi, rispondere a domande aperte o proporre una soluzione.
Per la struttura di un testo espositivo dovresti pianificare tra le cinque e le 15 pagine, quindi circa la metà di una tesi di laurea.
Sì, un testo espositivo può essere articolato in maniera argomentativa, comparativa, analitica o esplicativa.